Si tratta di un'alga, scoperta nel 1920 che venne poi chiamata Marimo dal botanico giapponese Tatsuhiko Kawakami nel 1898.
"Mari" in lingua giapponese significa biglia,"Mo" è un termine generico per indicare le piante che crescono in acqua.
La mitologia giapponese narra la storia di una coppia di innamorati che si rifugiarono sulle rive del lago Akan, unico luogo dove nascono i Marimo, per sfuggire alle proprie famiglie che li volevano separati. I loro due cuori si trasformarono in Marimo per vivere in eterno il loro amore.
I Marimo infatti vivono oltre 200 anni e solitamente vengono tramandati di generazione in generazione.
Questa particolare alga dunque è simbolo di amore ma anche di affetto profondo, sentimento sincero, amicizia, stima e rispetto.
Considerata la sua longevità è diventata un portafortuna per tutte le novità che si tratti di una nuova casa o una nuova attività.
Il Marimo cresce di 5 millimetri ogni anno e per mantenerlo nel suo splendore basta non esporlo alla luce diretta del sole e cambiare l'acqua ogni settimana, quando si sta fuori casa più di 10 giorni lo si può conservare in frigorifero.
Una particolarità del Marimo è la sua danza: con la luce del giorno possono crearsi numerose sfere di ossigeno, visibili ad occhio nudo durante la fotosintesi clorofilliana, che faranno fluttuare l'alga all'interno del contenitore. Con l'acqua gasata poi la danza può risultare decisamente più vivace.